L’igiene sta diventando una preoccupazione globale, sia negli ospedali che nelle istituzioni pubbliche.
L’aumento dell’infezione associata all’assistenza sanitaria così come la crescente resistenza antimicrobica ai farmaci deve essere presa in considerazione e posta sotto controllo, non presa in maniera leggera.
Secondo il Centro Europeo per Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), il 75% delle malattie correlate a super-batteri sono dovute ad infezioni contratte in ospedali e cliniche e sono note come infezioni nosocomiali (HAI).
I probiotci forniscono una pulizia microscopica sfidando i batteri nocivi. Poiché vengono aggiunti regolarmente e in gran numero, i probiotici occupano completamente lo spazio disponibile ed eliminano tutta la materia organica disponibile (alimento per i batteri).
Questa pulizia profonda riduce lo sviluppo di batteri patogeni della superficie trattata.
Utilizzando i detergenti probiotici, si possono avere molteplici risultati in praticamente ogni ambiente o situazione. Difatti, la pulizia per mezzo di queste tipologie di detergenti a base microbiotica, garantiscono risultato ottimale in tutte le superfici nel massimo rispetto delle stesse.
Quando i microrganismi agiscono, vanno a creare degli enzimi in maniera continuativa, pertanto, più sporco è presente e più enzimi vengono prodotti. Tali microrganismi, inoltre, non sono OGM, ma sono addirittura presenti in natura ed è dimostrato da ciò che accade anche all’interno del nostro organismo nella fase digestiva. Le sostanze non desiderate, vengono quindi continuamente degradate grazie alla massiccia e continua formazione di questi enzimi che si nutrono della barriera protettiva dei batteri chiamato “biofilm”.
La loro azione perdura nel tempo essendo microrganismi “vivi” ma dipende da diversi fattori.
Test effettuati dimostrano che anche dopo molte ore dal loro utilizzo, le superfici mantengono un grado di igienizzazione e pulizia maggiore di molti detergenti chimici presenti sul mercato. Questo perché, spesso, non sono in grado di eliminare il biofilm e quindi, nella realtà, utilizziamo dei prodotti inquinanti e dispendiosi senza raggiungere un reale risultato.